Descrizione
Arbores è uno spettacolo multidisciplinare di circo contemporaneo, dove le discipline circensi, filo teso, corda aerea, mano mano, danza acrobatica vengono contaminate con la musica live e la sperimentazione elettronica. In Arbores lo spettatore viene condotto in una dimensione distopica in cui i personaggi in scena si muovono in un immaginario surreale che vive di rimandi ad archetipi e visioni perturbanti al centro delle quali la relazione uomo-natura. Il tema fondante è il rapporto tra le due identità che, in una tensione continua, come tra opposti che magneticamente si attraggono, cercano nuove forme di equilibrio, l’una accanto all’altra o reciprocamente distanti, attraversando momenti di lotta, opposizione e prevaricazione reciproca. Il tentativo risposto in Arbores non è di lasciare risposte, regalare conclusioni o decretare verità assolute, piuttosto lasciare con l’incertezza del dubbio provando a dipanare temi complessi ed urgenti come quelli affrontati.La rappresentazione e la messa in scena dello spettacolo rispettano drammaturgicamente la complessità dell'argomento affrontato mediante continui cambi di tono, inaspettate alterazioni umorali e di climax sottolineate da sonorizzazioni degli attrezzi in scena (il filo teso e la corda aerea) e dall’accompagnamento dal vivo di chitarra elettrificata e distorta, pedaliera e loop station.La musica eseguita in scena ha una duplice valenza: da un lato accompagna e acuisce il gesto dei performer, lo rende sonoro, gli conferisce una valenza sinestetica; dall’altro è un esperimento in continua evoluzione che rende la ricerca artistica in costante divenire.Il risultato è una continua oscillazione tra narrazione e realtà, tra mondo onirico e mondo brutalizzato, tra antico e contemporaneo, tra passato e futuro attraversati e congiunti da un presente incerto.Circo contemporaneo
La ricerca tecnica ed espressiva dei due performer si basa sul training in coppia che coinvolge la corda aerea e il filo teso. Il lavoro di ricerca verte principalmente sul ritmo, i livelli, gli incroci e il dialogo tra i protagonisti e le loro discipline. L’incontro tra i due strumenti – il filo teso montato in corrispondenza della corda aerea – porta a una contaminazione tecnica non solo dei due attrezzi ma anche degli artisti che li adoperano in scena. Per ampliare il vocabolario tecnico personale e renderlo permeabile a continue sperimentazioni, i performer procedono verso l’apprendimento reciproco delle rispettive discipline.Teatro
Il linguaggio teatrale, indispensabile nella realizzazione di questo progetto, attinge agli archetipi del carattere umano e ai suoi codici comportamentali. L’espressione scenica, in questo caso priva di vocalità ma densa di gestualità e mimica espressiva, coadiuva gli attori-performer nella narrazione ed evocazione di luoghi, di azioni, di sollecitazioni emotive volti a traghettare lo spettatore in una parabola a tratti visionaria e a tratti crudele. La musica dal vivo incide fortemente sulla grammatica dei corpi e del movimenti ricercati.Musica
Si è scelto di accompagnare tutto lo spettacolo con musica dal vivo composta ed eseguita da Andrea Ugolini. La ricerca musicale tende a ricreare un’ambientazione che si sposta fra l’onirico e il reale, l’evocativo e l'iperrealismo. La ricerca musicale è iniziata con una sperimentazione sulla struttura autoportante del filo teso e della corda aerea: dopo averle microfonate, si è creato un primo vocabolario di suoni percussivi e armonici. La ricerca è proseguita unendo chitarra elettrica, tastiera e struttura del filo teso, sviluppando una serie di lemmi e interazioni musicali utili alla creazione scenica dello spettacolo. La musica viene suonata dal vivo interagendo con la parte narrativa e scenografica tramite effetti diversi (loop machine e chitarra elettrica).Scenografia
La scenografia è essenziale e minimale. In scena una corda aerea, una struttura auto-portante per il filo teso microfonata e tronchi di albero di altezze e diametri differenti. I vari elementi assumono collocazioni e utilizzi differenti durante lo sviluppo dello spettacolo.Storico residenze:
2017
- settembre - festival di circo contemporaneo di circo Cirk Fantastik (FI),
- ottobre - Cronopis, Matarò (Barcellona)
2018
- aprile - Spazio Eco (BO),
- maggio - Ca Bigia (MO),
- settembre - Teatro dell’Argine (BO),
- settembre - Spazio Slip (TO),
- novembre - Spazio Dulcamara (BO)
2019
- febbraio - Teatro dell’Argine (BO),
- aprile - Encirca’t (Barcellona),
- maggio - festival di circo contemporaneo Art’in Circo, Ozzano dell’Emilia (BO),
- settembre - Spazio Eco (BO),
- dicembre - Central del Circ (Barcellona) e Cronopis, Matarò (Barcellona).
2020
- febbraio - DAS - Dispositivo Arti Sperimentali (BO),
- ottobre - Ca Bigia (MO),
- novembre - Antitesi Teatro (PI).